Come risparmiare elettricità con gli elettrodomestici di casa
- 06/02/2018
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- Categoria: Bioedilizia
Il primo vero consiglio per avere risparmio energetico inizia con l’acquisto di un elettrodomestico in classe A, A+ e A++ . Oggi il nuovo sistema di classificazione energetica va dalla A+++ (che indica la migliore) alla D (la peggiore) e anche se i primi costano qualche centinaio di euro in più, l’investimento può essere ammortizzato velocemente grazie alla miglior resa energetica che l’elettrodomestico sarà in grado di assicurare.
La lavatrice
Si può risparmiare elettricità lavaggio dopo lavaggio perché bastano dei semplici accorgimenti per limitarne l’assorbimento e ottimizzare la spesa energetica.
Occhio all’etichetta. Come per tutti gli altri elettrodomestici, la scheda tecnica che accompagna l’apparecchio è ricca di informazioni utili da leggere attentamente, come le indicazioni sui consumi, l’impatto ambientale, la classe energetica, la capacità e perfino il rumore prodotto.
Integrate la tecnologia, quando possibile. Esistono in commercio delle lavatrici che utilizzano direttamente l’acqua calda riscaldata dallo scaldabagno o dal boiler. Normalmente la lavatrice è collegata all’acqua fredda dall’acquedotto e deve scaldarla, consumando energia. Se la vostra abitazione è dotata di pannelli solari o fotovoltaici per la produzione di acqua calda sanitaria, il risparmio arriva fino al 50%.
Evitate i lavaggi ‘bollenti’. Cercate di evitare i lavaggi a temperatura altissima, che tra l’altro sciupano le fibre. La maggior parte dell’energia assorbita dalla lavatrice serve a riscaldare l’acqua e un programma a 60° può farvi risparmiare il 30% di elettricità rispetto ad programma da 90°.
Fate attenzione al detersivo. Non eccedete nella quantità e preferite un detersivo naturale. Le dosi saranno in funzione della quantità di bucato, del livello di sporco e della durezza dell’acqua (ovvero alla quantità di calcare presente nell’acqua). Il tappo è un eccellente misuratore. Controllatela durezza dell’acqua dell’acquedotto, leggete l’etichetta dei capi e le indicazioni del produttore della lavatrice e del detersivo utilizzato. Vale la regola generale che per 1 kg di biancheria si usano 25 ml di detersivo.
Programmate i cicli di lavaggio. Programmate la lavatrice per farla andare a pieno carico e nelle ore notturne, a tariffa energetica agevolata.
Evitate il prelavaggio. Poco efficace e molto dispendioso, sia in termini energetici che idrici.
Non riempite all’orlo la vaschetta. Basta 1/2 tappo di detersivo e mezzo bicchiere di aceto al posto dell’ammorbidente. Preferite detergenti ecologici in confezioni biodegradabili o producete da voi il detersivo.
La lavastoviglie
La lavastoviglie invece ha un consumo medio di 1,45 kWh per ciclo di lavaggio. Un apparecchio di classe A ne utilizza solo 1,05 e meno ancora per quelli in classe A+ che sono dotati di sensori di rilevamento dello sporco capaci di regolare la quantità d’acqua caricata, la temperatura, la pressione e la durata del lavaggio in base alle reali necessità. Passare da una lavastoviglie tradizionale ad una in classe A o A+, (stima su 7 lavaggi a settimana), significa risparmiare più di 60 euro all’anno per l’elettricità e diversi metri cubi di acqua. Anche in questo caso, la riduzione degli sprechi passa attraverso un uso intelligente dell’apparecchio. Sfatiamo così il mito che il lavaggio a mano sia più economico ed ecologico della lavapiatti, soprattutto se l’acqua che utilizziamo è prodotta da un boiler elettrico. Lavare a mano i piatti vuol dire consumare il doppio dell’elettricità utilizzata dalla lavastoviglie e fino al 70% in più di acqua.
Si ai lavaggi in lavastoviglie. Attenzione al programma impostato ed effettuate cicli di lavaggio sempre a pieno carico. Attenzione comunque che il carico non sia eccessivo e che le stoviglie non siano sovrapposte, altrimenti l’efficacia della pulizia sarà parzialmente compromessa.
Attenzione al programma impostato. Quello ‘eco’ è consigliabile per stoviglie poco sporche, poiché lava a temperature più basse e non include l’asciugatura. Già 45° sono sufficienti per lavare adeguatamente, ogni grado di temperatura in più è uno spreco, se non si sta parlando di sporco particolarmente difficile.
Niente asciugatura con aria calda. Lasciando lo sportello della lavastoviglie aperto i piatti asciugheranno ugualmente e si risparmierà più del 40% di energia rispetto al ciclo completo.
Sporco difficile e incrostazioni. Le stoviglie non devono essere lavate sotto l’acqua del rubinetto e poi caricate nella lavapiatti, ma devono essere lasciate in ammollo per un po’ di tempo o comunque private dei residui di cibo più evidenti.
Detersivo adatto, ma con parsimonia. Il detersivo specifico per lavastoviglie (ancora meglio se ecologico) e sempre nelle dosi consigliate. Mai eccedere.
La manutenzione è importante. Tenete pulito il filtro e rabboccate il sale per prevenire la formazione del calcare. Anche in questo caso un ciclo a vuoto ogni due mesi con 1 bicchiere di aceto bianco nella vaschetta del detersivo mantiene la lavatrice libera dalle incrostazioni.
L’illuminazione domestica
Un altro aspetto che incide molto sul consumo, specialmente in base al tipo e il numero di lampade utilizzate. Utilizzate i LED o a risparmio energetico, che hanno una durata di gran lunga superiore alle tradizionali lampadine ad incandescenza e assicurano un risparmio medio del 80%. Altro consiglio utile per risparmiare elettricità è quello di tinteggiare le pareti della vostra casa con colori chiari, in questo modo la luce sarà riflessa e il risparmio di energia elettrica è assicurato.
TV, Hi-Fi, lettori DVD e decoder
Modelli diversi = consumi diversi. Modelli e tecnologie diverse offrono anche consumi energetici diversi. I televisori al plasma, assorbono di più degli schermi piatti LCD, che a loro volta consumano quanto i vecchi TV a tubo catodico (80 -120 W).
Dimensioni dello schermo. Maggiore è la dimensione dello schermo, maggiore la spesa energetica.
Classe energetica. Prestate attenzione alle caratteristiche tecniche del modello prescelto e alla classe energetica. Uno schermo a 46 pollici in classe A consuma fino a 103 kWt all’anno, in A+ fino a 83 kWt, in classe A++ solo 63 kWt.
Troppa luce non serve. Abbassare le luci nella stanza durante la visione dei programmi televisivi riduce i consumi elettrici e permette di ottimizzare il settaggio della ‘luminosità’ dell’apparecchio posizionandolo sul livello di brillantezza ‘minimo’. Molti televisori utilizzano la retroilluminazione a LED che a differenza delle tradizionali lampade fluorescenti consente un risparmio energetico pari al 25% (fino al 40% se confrontato a quello del televisori al plasma).
La posizione. Collocate la TV su un piano lasciando uno spazio di 10 centimetri tutt’intorno all’apparecchio. In questo modo viene garantita una corretta areazione che evita il surriscaldamento.
Standby. Ricordatevi di spegnere la TV utilizzando l’interruttore, evitando l’uso dello stand-by il risparmio medio annuo arriva a circa 100 euro.
Il frigorifero e il congelatore
Il consumo medio di un frigorifero e di un congelatore è di circa 0,25 kWh per ciascun apparecchio. Se decidete per l’acquisto di un apparecchio combinato (frigo+congelatore) sceglietene uno a doppio compressore che oltre a farvi risparmiare energia e ottimizzare le prestazioni alle diverse temperature di raffreddamento, renderà più semplice anche la pulizia. Inoltre potrete spegnerne solo il frigo quando andate via di casa per lungo tempo, lasciando il freezer acceso.
Altri trucchi sono:
Il posizionamento del frigorifero è importante. Collocatelo lontano fonti di calore e staccatelo di almeno 10 cm dal muro per consentire la ventilazione della serpentina. Evitate l’acquisto di apparecchi sovra-dimensionati: più grande è la macchina, più energia serve per farla funzionare.
Occhio alla temperatura interna. Deve essere regolata sempre in base alla stagione, mediante il termostato. Diminuire drasticamente i gradi in estate è inutile e dispendioso (+10/15%). Mediamente, la temperatura interna deve rimanere tra i 4 e i 6° per il frigo, -18 e -15° per il freezer.
Evitate di aprire le porte continuamente. In questo modo eviterete la dispersione di freddo e la creazione della brina.
Riponete i cibi quando sono già tiepidi o freddi per non consumare energia in più per abbattere la temperatura della pietanza.
La manutenzione conta. Eseguite una pulizia periodica della serpentina, sbrinate il congelatore quando il ghiaccio supera i 5 mm di spessore (1 o 2 volte l’anno).
Ad ogni zona la sua temperatura. Tutti i ripiani del frigo hanno una temperatura specifica che si adatta alla conservazione di determinati alimenti. I vani dello sportello sono i più ‘caldi’, mentre il ripiano in basso è quello più freddo. Carne e pesce devono essere posizionati nei ripiani più freddi, quindi in basso, accanto a verdura e frutta matura; al centro, invece, uova, latte e formaggi.
Non tutti i cibi devono essere conservati necessariamente al freddo. Frutta poco matura, alcuni tipi di verdure e ortaggi (pomodori, fagiolini, zucchine, cetrioli) possono stare fuori.
La pulizia interna dell’apparecchio può essere eseguita con una spugna pulita, acqua, aceto o bicarbonato in parti uguali.
Per evitare sprechi alimentari consumate i cibi prima che sia troppo tardi, per cui è bene controllare la data di scadenza.
Il forno elettrico
L’uso quotidiano del forno elettrico per preparare i pasti consuma un bel po’ di elettricità. Il valore medio di un forno elettrico è di circa 2,3 kWh. Anche in questo caso, è possibile risparmiare elettricità se si acquista un forno nuovo, preferite la classe A, A+ e A++. Un apparecchio classificato A consuma fino a 3 volte meno di un C.
Altri trucchi:
Meglio a gas. Considerate di acquistare un forno a gas, che è in media due volte più efficiente dal punto di vista energetico.
Non scegliete il forno a pirolisi. A volte dotati di pirolisi per la pulizia profonda, è una funzione ad alta intensità energetica, che unita ad una bassa coibentazione li porta a perdere calore.
Scegliete il microonde per scaldare gli alimenti. Un forno a microonde consuma la stessa energia di un forno elettrico, ma la usa per riscaldare, piuttosto che per cucinare. Meglio scongelare il cibo in anticipo fuori dal frigo.
Aprite lo sportello il minimo indispensabile durante la cottura per non disperdere il calore.
Spegnete il forno poco prima che la cottura sia completa. Potete sfruttare il calore residuo.
Pulite accuratamente il forno ogni volta che viene utilizzato. Meglio se ancora caldo, per sgrassare più facilmente.
Lo scaldabagno
Tra tutti gli elettrodomestici, lo scaldacqua o boiler elettrico è forse quello che più contribuisce al consumo di energia elettrica. Per uno scaldacqua invece il consumo medio è di circa 1,5 kWh.
Meglio a gas. Come per il forno, se dovete acquistarlo nuovo, orientatevi verso un modello a gas metano.
Boiler con produzione di acqua calda istantanea. Invece di quelli ad accumulo che mantengono semprel’acqua ad alta temperatura, sprecando elettricità, questi modelli riscaldano l’acqua solo quando serve, anche se ci vogliono alcuni secondi di attesa dal momento in cui si è aperto il rubinetto. Ricordatevi che maggiore è la distanza del boiler da dove serve l’acqua, maggiore è il tempo per averla calda, ma la quantità sarà illimitata.
Regolate il termostato. Acqua troppo calda è uno spreco di energia e può provocare bruciature. Meglio 45° in estate e 60° in inverno e installate l’apparecchio in prossimità dell’utilizzo (bagno o cucina), per evitare dispersione di calore dell’acqua.
Fare manutenzione. Dalla serpentina del boiler vanno periodicamente eliminati i depositi calcarei che fanno aumentare i consumi elettrici.
L’aspirapolvere
Per un aspirapolvere, il consumo medio è di circa 2 kWh.
Se utilizzate un aspirapolvere tradizionale o un aspirapolvere a vapore ottimizzate i tempi ed iniziate il loro uso quando l’ambiente da pulire è già in ordine per evitare di tenere gli apparecchi in funzione oltre il necessario.
Per i modelli a vapore ricordatevi di eliminare il calcare in eccesso, in questo modo ridurrete il consumo di corrente elettrica.
Il ferro da stiro
Esistono una serie di trucchetti per risparmiare elettricità o perlomeno per ridurre la quantità di abiti da stirare. Innanzi tutto è importante stendere gli indumenti al meglio, per evitare le pieghe e le stropicciature, così da non doverli stirare poi. Per ogni indumento vale la regola di sbatterlo almeno 2-3 volte così da favorire la distensione delle fibre.
Centrifuga. Quello della centrifuga è il lavoro della sgocciolatura dei capi, ma troppo energica li stropiccia tutti. Meglio cicli più brevi e una centrifuga a 700 giri.
Non lasciate abiti in lavatrice. Evitate di lasciare i panni dentro la lavatrice una volta terminato il lavaggio. Oltre a prendere un cattivo odore, si stropicceranno. Tirateli subito fuori e stendeteli bene.
Camicie. Tiratele con le mani soprattutto lungo la fila dei bottoni e appendetele alle grucce. Potrete così ripassare solo collo e polsini.
Maglioni. Non necessitano di stiratura. Stendeteli in orizzontale oppure arrotolateli in un asciugamano e poneteli sul piano del termosifone o sullo stendino.
Gonne. Si possono stendere per la vita, il peso farà tutto il resto!
Pantaloni e jeans. Questi capi vanno stesi al contrario (dai piedi per intenderci) e vanno tirate fuori le tasche. In questo modo manterranno la loro forma, soprattutto se avrete cura di ripassare il tessuto con le mani prima di stenderli.
Asciugamani e lenzuola vanno stesi per intero e ritirati quando sono ancora umidi. A quel punto ripiegateli per bene, stirate il tessuto con le mani e riapriteli per lasciarli asciugare. Una volta pronti, riponeteli uno sopra l’altro così che con il peso finiscano per appiattirsi. Lo stesso vale anche per i lenzuoli.
Il condizionatore d’aria
Anche i condizionatori sono tra gli elettrodomestici più energivori. Il consumo medio è di circa 2,3 kWh. Acquistare un condizionatore di ultima generazione in classe A++ permetterà alla fine della stagione di risparmiare elettricità fino a 100 euro.
Alcuni trucchi per economizzare sul raffrescamento sono:
Poca differenza con la temperatura esterna. Il condizionatore va impostato su 3°-4° in meno rispetto alla temperatura esterna. Non ha senso neppure a livello di benessere corporeo, perché quando si uscirà la ‘botta’ di calore sarà maggiore.
Usare il termostato. Meglio utilizzare dei termostati che regolano automaticamente la temperatura interna in relazione a quella esterna.
Non aprire finestre e porte. Molto importante è ridurre al minimo l’apertura di porte e finestre quando il climatizzatore è in uso.